La questione della pluralità degli Elohim torna di tanto in tanto di attualità e consente curiose analisi bibliche.
I fedeli che seguono un noto Professore sostengono che Biglino non ha capito che quando Elohim (vocabolo plurale) è seguito da un verbo al singolare indica il “Dio vero”, quando invece è seguito dal verbo al plurale indica gli “dèi” pagani, cioè gli idoli di pietra.
Vediamo…
In Genesi 20,13 Abramo dice (traduzione delle bibbie che abbiamo in casa): “ Ora avvenne che quando Dio mi fece errare lontano dalla casa di mio padre…”.
Il che fa pensare che a chiamare Abramo sia stato Dio.
In ebraico il versetto recita “E fu, come che fecero vagare me Elohim da casa di padre mio…”
Il verbo è al plurale!
Il che vuole dire – secondo le affermazioni di quel Professore e dei suoi fedeli – che la cosiddetta “vocazione di Abramo” non è avvenuta ad opera di Dio ma ad opera degli idoli di pietra: la storia della salvezza avrebbe avuto inizio quindi con gli dèi pagani e non con il Dio vero.
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P.S. Stessa situazione si ha con Giacobbe in Gen 35,7… anche lì scopriamo che a “farsi vedere, mostrarsi” non sarebbe stato Dio ma gli idoli di pietra.
Non faccio poi commenti sulla “deliberata falsità” di quelle traduzioni.
Mauro Biglino